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Giovanni Bozzolo
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Deiva 2011
di maurizio morini
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Eccomi a questa che per mè è l'ultima cronaca del 2011. Alcuni le definiscono patetiche, altri le apprezzano; a me piace raccontare emozioni.

Questa stagione abbiamo deciso con Franca che termina qui; per diversi giorni abbiamo continuato a pensare che non andare nemmeno una volta nella stagione dagli amici di Grosseto sarebbe stato triste, ma così sarà: alla fine abbiamo deciso per prenderci una settimana di ferie lontano per staccare da tutto.

Torno a Deiva. Trasferta di società, anche se non a ranghi completi, diversi di noi hanno voluto esserci, e abbiamo fatto bene.
Arriviamo tra i i primi, come di consueto; campo gara in allestimento. Iniziano ad arrivare tanti amici che non vedo ormai dalla stagione passata, e mi fa piacere poterli salutare e sentire la loro amicizia.

Iniziano le punzonature, poi ci spiegano il percorso, due giri con i lati lunghi di 1 Km e l'ultima boa da girare in senso opposto; partenza diritta per circa 200 metri, visti i numeri direi che va benissimo; ho pensato che con i numeri della gara corta sarebbe stato un problema, ma l'organizzazione mi ha letto nel pensiero e al pomeriggio ha fatto una partenza in linea. Benissimo.

Siamo tutti pronti, si entra in acqua; le condizioni sono spettacolari, acqua limpida, piatta, sole appena velato; come sempre decido di partire esterno per evitare colpi e porto verso l'esterno del gruppo; alcuni sollecitano la partenza ma faccio loro notare che noi siamo entrati in acqua presto e che la barca con il Giudice deve ancora arrivare; non c'è freddo si sta bene poi il fondale è bello aspettiamo senza problemi.

Pronti via, parto bene, esterno, e dopo la boa di virata inizio la rimonta; ecco che passo Mario, come gli avevo detto; vedo Stefano, lo affianco; il gruppo dei più forti è già avanti 20/30 metri, decido che devo provarci; per fortuna dall'altro lato di Stefano spunta una cuffia gialla e Tommaso ha la mia stessa idea, "ci proviamo"; parte deciso e io lo seguo, ci proviamo per tutto il primo lato lungo e la distanza resta sempre la stessa, vedo però che alla boa alcuni del primo gruppo sbagliano la traiettoria e infatti alla boa siamo a 10/15 metri da loro. Penso e spero che Tommaso ci provi, è lui davanti, infatti aumenta fino alla boa di ritorno ma anche davanti non scherzano e il distacco resta invariato alla boa di inizio ritorno.

Inizia il lato di ritorno; Tommaso fa alcuni zig zag sul percorso e allora decido che è ora che dia una mano, alzo la testa, vedo la boa lontana e i riferimenti da prendere, testa bassa e pedalare; lui non si mette in scia ma continua a stare un poco alto poi passa basso e sempre o due metri avanti o due dietro, se si fosse messo in scia a prendere fiato magari poi avremmo chiuso.

Dopo il tratto lungo siamo in prossimità della boa; Tommaso ci arriva dal basso con 2 metri di vantaggio, io dietro, la giro e vedo ci sono diversi dei miei compagni a fare il bagno e il tifo. Nuotando si sente poco ma la voce della Fede la sento bene, saluto con un gesto e via.

Siamo sulla boa di inizio del lato lungo di andata e vedo che il distacco dal secondo gruppo di testa è aumentato, siamo ora ad almeno 30 metri; giro la boa e guardo dietro: anche il nostro vantaggio è buono, direi altri 30/40 metri; Tommaso si porta a mio parere molto alto sul percorso io decido di restare più dritto sulla boa e esco dalla scia.

Siamo quasi alla boa, dal pattino viene data indicazione a Tommaso di portarsi basso, e ma me viene dato un ok, segno che ero corretto; vi racconto questo perche sul pattino non c'era un bagnino ma sicuramente uno dei più grande nuotatori di Fondo Italiani, Marco Formentini, mi è piaciuto molto ricevere quel Ok da un così grande personaggio del mio sport, è come se Maradona dicesse ad un calciatore amatoriale bella azione bravo.

Eccoci sulla boa giriamo per arrivare all'altra che indica inizio del lato di ritorno e vedo che davanti il distacco sembra aumentato: siamo ad una cinquantina di metri; arrivo sulla boa, la passo e mi giro ancora per valutare il nostro vantaggio, anche noi siamo sui 50 metri, direi che ora l'obbiettivo è non ci facciamo prendere e finiamo così.

Inizia il lungo lato di ritorno e Tommaso si porta molto basso, io resto alto, per un bel pezzo non lo vedo più e mi giro più volte per controllare chi segue, sono in gruppo e sembrano in rimonta, mi tocca faticare; aumento un poco il ritmo vedo la boa, rivedo anche la cuffia gialla che arriva in boa dal basso, gli sono a 5 metri, arrivo nel mirino; lui parte forte, io mi giro ancora, vedo che non mi possono più prendere e mi allungo sull'arrivo.

Appena arrivo ringrazio Tommaso, mi complimento con Luca, Marco Enrico; commento con Luca la sua partenza a bomba, è già arrivato il gruppo che mi inseguiva con Stefano, Andrea, Gabriele, non c'era da scherzare con gli M50, erano appena in scia. Dopo poco vedo arrivare Lorenzo: o io sono andato piano o lui molto forte; scherzi a parte bella gara, bravo. Usciamo per una doccia, mi tolgo il costume,e andiamo verso il rinfresco, giustamente gli organizzatori ci consentono di bere ciò che vogliamo ma per mangiare si aspetta l'arrivo degli ultimi, bene approvo in pieno.

Rinfresco e premiazioni.

Faccio ora l'unico appunto della bella giornata, diversi atleti si dice siano stati squalificati, ma la classifica NON è mai stata esposta; le squalifiche, sempre si dice, erano per arrivo non corretto nel corridoio di arrivo. Stessa cosa anche per la gara corta.
Io come sempre mi limito a costatare che le classifiche non sono state esposte e che pertanto anche chi avesse voluto NON avrebbe potutoa fare reclamo. Il mio parere rispetto alla regola è sempre che non la condivido però c'è una regola ed è sacrosanto farla rispettare; spiace perché chi si trova al di la delle botte dell'imbuto e rientra per arrivare giusto non ne trae mai un vantaggio.


Restiamo in spiaggia in attesa della gara del pomeriggio. Arrivano via via tanti altri atleti e finalmente vedo sbucare le magliette rosse degli AMICI di Grosseto; sono contento di averli potuti abbracciare, in particolare e non me ne vogliano gli altri, Giuseppe.
Franca inizia a prepararsi e ad avere la tensione pre gara, io invece mi limito a fare il mio dovere di allenatore, anche se Enrica mi affida la sua macchina fotografica e io mi metto a scattare.

Entrano tutti in acqua, vi ho già detto del cambio di percorso, loro girano in senso orario con la prima boa da affrontare ben lontana;io resto in acqua fino al via e poi vado sulla balconata del bar e vedere tutto dall'alto. Non riesco da lì a capire chi sono i vari atleti ma vedo bene tutto il campo gara e riesco a valutare bene la buona presenza di mezzi a sostegno della gara.

Primo giro due in testa, appena staccato a 5 metri un altro, poi a 25 metri altro gruppetto di 5/6 unitaà altri 20 metri e così via; dopo un giro si sono formati diversi gruppi, il cielo si fa scuro, temo che piova, sarebbe un peccato rovinare questa bella giornata.

Quando i primi sono in vista del traguardo scendo e vado in zona arrivo, eccoli. Il primo non lo conosco ma so che è uno dei ragazzi di Bernardo, secondo Andrea che aveva vinto al mattino, terzo Marco: si difende bene il "vecchietto"; ecco arrivare il secondo gruppo vedo subito che Massimo vincerà lo sprint sul gruppo di Luca, Bernardo, Enrico. Arriva un altro gruppo con Alessandro che batte tutti e Chiara appena staccata da loro; dopo poco un altro gruppo regolato in volata dal nostro Presidente, bravo Stefano; subito dietro altro gruppo con l'altro Stefano e Giuseppe che si lamentano molto del fatto che molta gente è davanti al tabellone arrivo e che dall'acqua non si vede. In effetti tra atleti arrivati e intrusi il tabellone non si vede, certo è impensabile che nella bolgia degli arrivi un Giudice o un cronometrista trovi il tempo per fare spostare tutti.

Ecco un altro gruppo grosso con nel bel mezzo Cesare, si accalcano tutti a per dare il numero e intanto ne arrivano ancora, appena questo gruppo inizia a spostarsi ecco Franca e Deborah e dopo poco anche Lorenzo. Resto con i piedi in acqua a fare foro fino all'arrivo di Enrica e Federica che esce nera dal nervoso per aver fatto tanta strada in più, capita alle prime gare, con il tempo si impara, restando lì ho visto arrivare tutti i miei tranne Italo che aspettavo in modo particolare per diversi motivi; chiedo agli altri, e finalmente lui sbuca dalla spiaggia già in accappatoio: l'ha finita, perfetto obbiettivo raggiunto bravo.

I ragazzi vanno al rinfresco, io con Stefano ci facciamo una birra, sono sicuro che Stefano sia a podio ma ancora non so che è arrivato ottimo secondo, bene. Premiazioni e poi via verso casa, ho sempre detto che una gara che finisce con le premiazioni alle 18.30/19 è un incubo ma se è Sabato va benissimo. Bella giornata; ottimo mare, salvo le meduse del pomeriggio; tanti amici, bene l'organizzazione; direi che è un ottimo modo per finire la stagione.

Auguri a tutti voi che avete altre gare.
Come sempre a fine stagione, GRAZIE agli organizzatori che ci permettono di ritrovarci a gareggiare, GRAZIE ai Giudici e ai Cronometristi. spero sempre che le mie cronache diano spunti costruttivi per miglioramenti futuri, le mie eventuali critiche sono sempre per dare un parere di cosa si è visto da dentro, rispetto a quanto si è fatto da fuori, in un ottica di miglioramento e collaborazione; chi non capisce questo o è in malafede o non è abituato al confronto civile con gli altri.

GRAZIE a tutti gli amici che continuano a partecipare sempre più numerosi a questo splendido sport che ci consente di nuotare in posti bellissimi.

Tutti coloro che a qualsiasi titolo (organizzatori, Giudici, Atleti) vogliono scrivermi, possono farlo al mio indirizzo privato maury@nuoto.it. Come sempre sono a disposizione anche per confronti su parere diversi dal mio se c'è un intento costruttivo.

Maurizio Morini

 
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