Si è parlato molto di arrivi, in questa stagione, principalmente per il problema del taglio dell'imbuto.
Su questo argomento, gli arrivi in generale, il regolamento dice :
4) Arrivi
Deve essere predisposto un traguardo fisso da toccare, facilmente individuabile (muro o tabellone), situato in acqua della misura minima di mt. 3x 1.50, posizionato ad un massimo di cm. 50 sopra il pelo dell’acqua. Solo quando il nuotatore avrà toccato il traguardo, la prova potrà essere considerata conclusa e solo allora l’atleta, pena la squalifica, potrà essere toccato o aiutato da altri.
Gli ultimi 100 mt. dovranno essere segnalati con boe galleggianti poste in doppia fila, ad almeno 100, 50, 30, 10 mt dal traguardo, in modo da costituire un imbuto e rendere comunque visibile l’individuazione dell’arrivo da almeno 500 mt.
L’atleta deve attraversare, pena la squalifica, la linea immaginaria tra le due boe che segnalano l’inizio dell’imbuto di arrivo.
Sull'argomento taglio dell'imbuto sembrerebbe compatibile col regolamento il seguente comportamento: l'atleta arriva, per errore, all'imbuto da fuori; se ne accorge perchè urta la corsia; se l'ha passata si gira ed esce per dove è entrato e ripercorre da fuori (o al limite da dentro l'imbuto stesso !?! haha) il tratto fino alla linea 'immaginaria' della boe, la taglia e successivamente si porta verso il traguardo. Sembrerebbe che non sussistano gli estremi per la squalifica finchè l'atleta non termina la gara toccando il tabellone. E non occorre che nessuno ti urli nulla, della corsia ti devi accorgere, cribbio...
Sarebbe bene però riflettere anche sulle altre prescrizioni, relative alla postazione di arrivo. Ognuno può verificare nelle proprie esperienze se le dimensioni del tabellone, larghezza e altezza, e la sua posizione sono state sempre rispettate e se il sistema di boe di segnalazione era effettivamente come prescritto. In difetto, una squalifica per taglio di un imbuto non regolamentare e quindi poco visibile sembrerebbe contestatabile.
Vi è poi un punto non specificato nel regolamento ma di fondamentale importanza: dietro il traguardo deve esistere un corridoio di uscita adeguato che permetta di far defluire gli atleti arrivati e deve essere disposto personale che lo gestisca evitando quegli ingorghi, tanto cari agli atleti che si fermano proprio lì sotto lo striscione ad aspettare il prossimo compagno e magari anche i successivi generando un disgraziato casino che compromette la corretta formazione delle classifiche.
giovanni bozzolo
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