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by
Giovanni Bozzolo
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2013 Scanno
di bruno richieri
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Saro’ per sempre grato ad Augusta Sardellito che, oltre ad appagare i miei occhi con la sua bellezza sensuale da fata di saghe celtiche, mi ha fatto conoscere Scanno. Questo paese e’ unico perche’ e’ magico e solo Edimburgo in una notte di tregenda invernale mi ha dato le stesse emozioni: elfi, streghe dagli abiti neri, il presepio di quando ero bambino, con i pastori, i lupi, i grossi cani bianchi; e vago ai margini del bosco e del lago la notte ad aspettare oramai da anni l’orsa Gemma con la curiosita’ e la paura di chi brama di vedere il diavolo (piu’ abbordabile) per avere la conferma che Dio esiste.

Poi una giovane dea bruna con il costume rosso scarlatto delle feste di Scanno mi incrocia e mi saluta mentre parla al telefonino.... e l’anacronismo mi riporta alla realta’.

Ma parliamo delle gare.

Partecipo ad entrambe ben sapendo che sono carico di lavoro per arrivare al massimo alla mia Byron. Saluto gli amici: Velardi, dalla risata direzionale, i liguri gentili dell’altra riviera, Rossello, Viani, Lagomarsino e Deiana; quest’ultimo, m70, protagonista di 2 gare eccezionali a livello di mondiale di categoria. E gia’ mi immagino una lotta fra lui, Federico Di Carlo e Paterni allo sprint, con podio tutto italiano. Vedo dopo tanti anni Gaetano Billello dal bel volto di “ragazzo di strada”, di persona a cui piace la vita, le donne e il buon vino. Uno vero.

GARA DEI 5000

Percorso a W bellissimo, acqua calma e dolce (ahime!), visibilita’ ottima, meduse zero. Pronti e via a palla per staccare il mio avversario piu’ temibile, l’Esposito Raffaele da Napoli, bel nuotatore, attraversatore dei Dardanelli. Riesco nell’intento, ma con un sacrificio enorme e mi accodo ad una ragazza (verro’ a scoprire dopo che era la m40 Marani) dalla cuffia verde, dalla nuotata splendida come le sue gambe che per 4000mt saranno il mio punto di riferimento principale. Ai 4000 mt siamo raggiunti da un gruppo selvaggio di donne assatanate che cercano di violentarmi, vedo intorno a me arti femminei che comunque fanno male, scappo cercando la bella Marani e arrivo al traguardo sprintando e aggiudicandomi il 60mo titolo italiano in 22 anni di master (non male per uno sciatore!). Secondo l’Esposito in fase di recupero e terzo il redivivo Velardi.

GARA DEI 2500

Commetto l’errore di sottovalutare il Testa Domenico da Napoli, riposato per non aver fatto i 5000, ma comunque battuto da me, sempre qui a Scanno, in entrambe le gare l’anno scorso, e quest’anno sempre dietro all’Esposito nelle gare svolte da loro insieme. Pronti e via. Muscoli stanchi, stacco subito Esposito, anche lui sfatto; per un po’ Velardi mi sta a fianco, poi crolla quando dopo la prima boa mi allungo. Sono sicuro di essere primo e non mi batto per raggiungere un treno che mi sta davanti; nuoto sciolto e faccio tutta la gara da solo e punto nel rientro su 2 boe che erano direzionali e invece avrei dovuto tenere molto piu’ a sinistra, e avvicinarmi invece alla costa. Presso l’arrivo mi accorgo dell’errore vedendo il Testa 50 mt davanti. Sprinto ma e’ tardi, sono secondo; terzo Esposito che supera nel finale Velardi. Sul traguardo io e l’Esposito siamo sbeffeggiati dal vincitore. Un tempo ci si dava la mano.... Ci rivedremo alla Byron.

Ritorno al mio agriturismo, passeggio nel bosco. Cinque cuccioli di pastore abbruzzese alla mia vista scappano, tranne uno che mi guarda con occhi che mi trafiggono il cuore e l’anima. Mi dicono prendimi. E cosi Jago mi addolcira’ la via del ritorno e i giorni che verranno.

 
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