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Giovanni Bozzolo
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Caldonazzo 2013
di maurizio morini
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Eccomi a commentare ancora una volta Caldonazzo.

Sabato gara corta, arriviamo presto, ma sulla Brennero già abbiamo trovato traffico.Saluti agli Organizzatori e un occhio al lago: tutto bene, acqua a 24°C; ma le previsioni mettono molto brutto dalle 17 e sembra che per questo si anticipi la gara dimezz'ora. In effetti più si avvicina l'ora e più sembra che si avvicinino le nubi, con Stefano si commenta che ormai è il terzo anno che il pomeriggio peggiora. Invece poi faremo gara, premiazioni e pasta sotto il sole.

Punzonatura veloce, chip per tutti, un occhio alla start list e vedo che di M50 non c'è il pieno che speravo.

Alla partenza siamo in 200 e la prima boa é a soli 250/300 metri: sarà un massacro...

Parto da sotto il pontile e me ne restò basso fino alla boa dove per forza devo passare tra pontile e boa e devo incrociare il gruppo. Passo quasi indenne tiro un sospiro di sollievo e iniziò a nuotare deciso, i gruppi non sono ancora definiti ma chi mi precede fa un buco, io allora parto deciso e lo chiudo.

Mi trovo ora in un folto gruppo con alcuni metri da chi segue, e' ora di cercare di capire con chi sono. Riconosco Gaetano, Marco e Simone, degli altri nessuno, e il gruppo e' di circa 15/20 unità. Tutto il resto sembrano Agonisti e infatti il percorso e molto a zig zag con molti cambi di ritmo, io devo solo puntare il mio amico Gaetano quindi resto tra gli ultimi.

Nel lato lungo del triangolo, quasi alla boa, durante il primo giro davanti a me c'è un poco di trambusto e io Marco con altri 3/4 restiamo staccati di un paio di metri. Purtroppo proprio in quel momento davanti c'è un cambio di passo e il distacco diventa al passaggio davanti al traguardo di almeno 20/30 metri.

Sono un poco sconsolato perché ho visto che Gaetano e' nel gruppo avanti; pazienza per questa volta vince lui è... Non siamo più amici...

Inizio il lato del triangolo davanti al mio gruppo ma non vedo il gruppo davanti avvicinarsi. Poi la fortuna gira e uno del mio gruppo mi passa e inizia ad aumentare, una progressione non irresistibile ma costante. Alla boa abbiamo ripreso gli altri, vedo Gae al centro del gruppo a prendere botte, questa volta decido che non lo posso più perdere e mi portò ai suoi piedi.
Gruppo grosso significa botte sicure ma l'obiettivo prima sfumato ora e' tornato raggiungibile; quindi devo resistere. Ultima boa di virata inizia il lato verso l'arrivo.
Vedo uscire Marco, so che è' veloce e decido di mettermi ai suoi piedi, sprint lungo e ottima progressione. Ma....

All'ingresso dell'inbuto Marco ha un esitazione, io temo di vedermi spuntare Gae e decido di dare tutto. Esco dalla scia, affianco Marco, che mi vede e aumenta; io ne ho ancora e aumento anch'io. Siamo alla pari, e manca forse solo un metro e' fatta penso, arriviamo al tocco in tre, ma Gaetano e' dietro. Missione compiuta, restiamo amici, scherzi a parte e' sempre più dura e devo dire che mi sono allenato molto.

Resto in zona per vedere i miei compagni arrivare.

Stefano arriva con Lorenzo dopo alcuni minuti Cesare e il Boss con Luca, poi Davide, un poco staccata Franca, poi la Fede e infine Enrica come sempre sorridente di gioia per aver fatto anche questa esperienza. Premiazioni, pasta abbondante per tutti e iniziano ad arrivare le nuvole: sarà una notte di pioggia.

Alla mattina ci svegliamo, con la temperatura dell'aria che non invoglia certo a pensare di entrare in acqua. Io aspetto fino alle 9 poi, visto che il tempo sembra migliorare mi iscrivo. Siamo veramente pochi M50 ma la 10 Km e' la mia gara e conta solo farla bene, poco importano i punti.

Alla partenza siamo in 62, ma io me ne resto esterno in ogni modo. Passata la boa come il giorno prima iniziò a vedere con chi sono, vedo Simone e un altro avanti 5 metri, nel gruppo riconosco il Tedesco che era con noi nella corta e la cuffia Adria di Elena; con noi anche Roberto, siamo un gruppo di 8/10 unità.

Il Tedesco ha un bel passo e non ha cambi di ritmo, quindi, anche se fa percorsi un poco fuori traiettoria, decido che sarà la mia guida. Infatti già alla seconda boa ha ripreso Simone e l'altro. Nel lato lungo siamo abbastanza larghi e gli agonisti decidono di fare un altro gruppo che nuota più basso. Anche nei due lati successivi i gruppi continuano a unirsi alle boe per poi dividersi.

Inizia così il terzo giro. Il ritmo e' buono ma ampiamente sostenibile, infatti mi viene diverse volte il dubbio che Gaetano possa essere avanti, ma il gruppo avanti e' troppo lontano e nemmeno si vede quanti sono. Ho un bisogno idraulico, sono secondo nel gruppo in fila, decido, mi sfilo faccio tutto e rientro. Mi fermo, il gruppo sfila, se ne va... Resto fermo un eternità ma non esce una goccia. Riparto, il gruppo e' a 20 metri; per fortuna il Tedesco porta tutti fuori rotta, io resto diritto e alla boa sono ancora in coda, ai piedi di Elena.

Il problema idrico peggiora, provo a rallentare, nulla; mi fermo ancora, nulla. Iniziò ad avere male, decido che mi fermo e riparto solo dopo avere risolto; nulla, e mi sento un pallone. Gara finita. Riuscirò a risolvere solo dopo 10 minuti sotto doccia bollente. Peccato tanto allenamento buttato.

Torno sul pontile in tempo per vedere l'ultimo passaggio del Meo, di Lorenzo e per assistere al crollo di Raffaele che si ferma chiede il tempo, beve, dice di essere morto e riparte... Lui dura a rana ma nessuno gli crede...

Nell'ultimo giro Lorenzo, con Bruno, recuperano 1 min al Meo, ma arriva prima lui. Come concordato, visto che farà la 20 km, Lorenzo arriva mangia e beve e accompagnato da Franca e Federica si fa in altro giro. Ad un ritmo esattamente uguale al giro precedente, di buon auspicio per la 20km.

Avrò un solo momento di tristezza alla premiazione degli M50 ma, sono contento che Gae abbia vinto. Adesso due giorni di lago e relax.

Alla prossima, ma siamo già a Settembre....

 
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