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Giovanni Bozzolo
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2013 I punteggi
approfondimenti
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Sull'argomento, introdotto quasi di sfuggita da Bruno Richieri in coda a un commento, intervengono qui di seguito: Maurizio Morini, Gaia Naldini, Eugenio Velardi, Gerardo Parrinello

Gli interventi

maurizio morini: un po' di storia

Puntuale come ogni anno, a fine stagione inizia il problema relativamente ai punti per la Classifica del Circuito ; leggi cronaca Byron di Bruno e commenti sui vari campi gara, "gli do normalmente 5 minuti ed è davanti in classifica ..."

Premesso che alcuni amici negli anni hanno fatto tante proposte, occorre che ci sia una controparte disposta a valutare il tutto , purtroppo il mondo master acque libere non è considerato a sufficienza, vedi Regolamento gare 2013 uscito a Luglio con già diverse gare fatte. Negli anni abbiamo avuto un buon miglioramento nel calcolo dei punteggi, certo siamo ancora lontani dall'ottimo, anche se da diverse simulazioni che ho fatto negli anni passati è difficile capire cosa e dove sia il meglio.

I metodi di punteggio hanno una Storia, che è questa, forse non nella cronologia esatta, ma sapete gli anni passano e la memoria si perde ...

All'inizio avevamo una classifica che considerava solo il numero di partecipanti pertanto chi andava a farsi il miglio di Ancona o di Fano, gare che già anni fà avevano numeri altissimi, metteva una buona ipoteca sul suo risultato.

Poi abbiamo avuto una classifica che considerava solo l'ordine di arrivo; quindi se arrivavi 3° assoluto in una gara anche se con solo 10 iscritti avevi molti punti, se arrivavi 20° in una gara con 300 iscritti pochi punti.

Entrambe sempre basate su classifica assoluta e non di categoria e nemmeno Master. Un anno, addirittura, per entrare in classifica era Obbligo la partecipazione al Campionato Italiano assoluto, che quell'anno era ad Acicastello ...

Ora abbiamo un punteggio che va in base solo al numero di partecipanti, della propria categoria; per lo meno il confronto è con i propri coetanei; e con un tetto sul numero di partecipanti che mi sembra corretto per evitare la ruota della fortuna di prendere punti infiniti se si trova la gara con 30 partecipanti; anche se forse, visto l'aumento dei partecipanti, si potrebbero rivedere i numeri.

Considerato che è impossibile legare il punteggio al tempo; se legato al tempo del primo dipende chi è il primo, se legato al tempo gara in base al Km dichiarato dipende da troppe varianti: reale distanza, condizioni meteo marine, correnti .... Inoltre, da regolamento, non è più necessario prendere i tempi; e questo non è un problema, ma è bello sapere quanto ho preso da ... e quanto ho dato a ... altrimenti finisce tutto il dopo gara quando con gli amici ci si "confronta" sui distacchi.

Personalmente ritengo molto discriminante anche prevedere di mettere punti per tutte le gare, non siamo profesionisti e i costi delle trasferte impediscono di fare tutte le gare; se consideriamo annullamenti ecc.. credo che fare 5 / 6 gare per Circuito sia gia un bell'impegno sia economico che logistico organizzativo.

Si potrebbe pensare di legare un bonus, così come per gli agonisti, alle teste di serie di categoria, resterebbe da capire bene chi può essere considerato testa di serie e in base a quali criteri. Si potrebbe oltre alle teste di serie attribuire anche una quota punti in base al piazzamento assoluto Master. Ora se mettiamo punteggio attuale + punteggio Testa di Serie + punteggio x piazzamento classifica Master dovremmo poter affinare ancora di più la Classifica, utilizzando dei sistemi di calcolo abbastanza semplici da elaborare.

Nasce però poi il problema delle partenze separate, che ogni giuria fa partire come vuole; il regolamento parla di maschi femmine, spesso diventa: "gli agonisti ... 10 unità + tutti i master fino a M .. poi gli altri" E' ovvio che chi ha gli agonisti da seguire avrà un vantaggio se va bene per la scia altrimenti anche solo come direzione, mentre gli altri saranno penalizzati. Dico questo a mio discapito in quanto è risaputo che amo le partenze da M50 in su ...

Vi dico però che lo scorso anno a fine stagione per M50, mezzo fondo, avevo fatto gia una prova, ovvio non inserendo teste di serie, ma sommando i due tipi di punteggio sopra descritti e il risultato finale non cambiava, ancora mi dava davanti a Paolo.

Ovvio il mio era un test limitato, infatti era stato fatto solo con 2 atleti M50 e le loro gare e non per tutte le classifiche di tutte le categorie. Questo per dire che in ogni modo è possibile che a fine anno non vinca il più forte; però magari si riesce a non fare vincere chi normalmente prende 5 minuti, ma ha avuto fortuna (con i numeri di partecipanti e col livello degli stessi) su due tre gare e si trova davanti.

Come sempre ora "pioveranno proposte", ma vi invito a farci dei test, anche se limitati, per verificarne fattibilità e reale risultato finale. Se poi c'è tra noi chi veramente ha la soluzione che più si avvicina al vero sarò volentieri il primo firmatario di una lettera da inviare a chi di dovere per proporre questa modifica.

Eugenio Velardi: dico la mia !

Noi master nuotiamo tutti per il piacere di farlo, per divertirci, stare insieme a chi condivide la nostra passione, mantenerci in salute, poter mangiare e bere anche eccessivamente ed altre amene motivazioni.

Ma quando, poi, si tratta di classifiche, punteggi e titoli, mi sembra che le cose cambino, torniamo bambini, con in più ambizioni logico-matematiche. Pessima combinazione a mio avviso. Inorridisco all’idea delle simulazioni. Ma volendo fare un esempio, nella mia categoria, maschi M60, quella che indubbiamente conosco meglio, sarei davvero contento se potesse vincere Chiarolini, persona che pur se conosco poco, apprezzo e stimo e che, nelle gare disputate quest’anno, si è dimostrato il più forte.

Ma se il titolo dovesse essere assegnato a tavolino, e non sulla base del regolamento vigente, perché allora non dovrebbe vincere Scarame, brillante neo-campione europeo, o Marugo?

Non credo che Vettel, pilota tra i migliori e con una macchina eccezionale, potrebbe essere campione del mondo disputando solo il gran premio di Germania, ed eventualmente quello d’Europa, se si disputasse sotto casa sua.

Ritengo che più norme astruse si introducono, più si renda cervellotico un regolamento e più si allontanino i veri amatori del solo nuoto.

Penso, poi, che la Federazione debba essenzialmente promuovere la partecipazione alle gare in acqua libere ed assicurare che tutte si svolgano regolarmente. Che poi vinca il migliore dovrebbe essere una conseguenza naturale.

Le gare storiche e consolidate vedono già un gran numero di partecipanti.

Ma organizzarne di nuove, soprattutto in località con minori tradizioni natatorie e più “periferiche”, non è certamente facile.
Non andrebbero incoraggiati anche i promotori di queste iniziative? Ripeto, è sempre molto facile lamentarsi. Proviamo, cimentandoci con pari impegno anche in aspetti non esclusivamente da atleta “dèpassè”.

Gaia Naldini

Viste le molte lettere aperte pubblicate in merito, anch'io mi permetto di tornare sull'argomento punteggi. So che si tratta di una vexata quaestio ma secondo me va risolta.

E' giusto che non vinca il circuito chi fa poche gare (non per nulla si tratta di un gran prix), però non è nemmeno giusto che la vittoria si basi esclusivamente su un elemento casuale quale il numero di partecipanti di categoria.
Non vorrei, ma devo partire dal mio caso che mi sembra esemplare. La forma, il caso, la fortuna, mi hanno permesso di ottenere quest'anno risultati più che soddisfacenti, ma questo ha avuto un rilievo solo marginale per la classifica. Finora non è andata troppo male ma, se io avessi avuto la ventura di fare delle gare in cui fossero state presenti ancora meno M 35 di quelle che c'erano (poche comunque rispetto ad altre parti d'Italia), non avrei raccolto che pochissimi punti, nonostante che sia arrivata davanti alla maggior parte dei master maschi.

Condivido anche quanto scritto da Eugenio Velardi sul criterio della semplicità dei punteggi. Se toccasse a me (ma sicuramente non ho sufficiente competenza) proporre come assegnare i punti direi, di farlo nella maniera più semplice e comprensibile a tutti, e cioè considererei solo la classifica generale assegnando al primo master, uomo o donna che sia, tanti punti quanti sono i master in classifica e così via a scendere. Esemplificando, se i master sono cento, cento punti al primo, 99 al secondo, 98 al terzo ecc...(sto parlando del mezzo fondo e nella specie di una classifica per le gare sotto i 3 km, mentre per quelle da tre km in su potrebbero essere assegnati due punti invece che uno. Lo stesso criterio, aumentando i punti, potrebbe essere applicato al fondo). Se questo non fosse fattibile, direi che il piazzamento assoluto andrebbe utilizzato almeno come correttivo del criterio basato sul numero di partecipanti della categoria.

Gerardo Parrinello

I punteggi delle gare in acque libere, sono da sempre stati argomento di discussione, quest'anno, come ciclicamente accade se ne riparla, questo anche a causa di conteggi molto discordanti che si sono avvicendati in varie stagioni. In alcuni anni bisognava trovare delle gare con pochi partecipanti, le quali garantivano punteggi alti, erano anche gli anni in cui il circuito assegnava il titolo di campione italiano di categoria con tanto di premiazione ufficiale nell'aula magna del Foro Italico. Oggi bisogna trovare gare con molti atleti della propria categoria, altrimenti si può anche arrivare primi assoluti in una 10 chilometri e ricavarne pochi punti. In particolare nelle gare più lunghe, le categorie di età maggiore vedono un numero proporzionalmente inverso di partecipanti che forse ne dissuade la partecipazione se si mira principalmente al calcolo del punteggio.

Ho sempre pensato che la soluzione logica fosse di dividere 100 per il numero dei partecipanti, con cento atleti si assegnano 100 punti al primo ed 1 all'ultimo scalando di 1, mentre con 50 partecipanti 100 punti al primo e 2 all'ultimo scalando di 2, ovvero il risultato della divisione. Mi sembra logico poichè ho verificato che arrivo più o meno sempre nella stessa posizione in percentuale ai presenti, posso saltare di qualche posto in su o in giù, ma alla fine quello è, e credo sia così per tutti. Oltretutto il calcolo del proprio punteggio sarebbe immediato. Volendo si possono fare in aggiunta variazioni di tutti i tipi, bonus per il primo, per il percorso più lungo, solo master senza agonisti, la gara più a Nord o a Sud Italia e via dicendo.

Magari invece il sistema che a me sembra così semplice non funziona per vari motivi, in tal caso e dimostratomi il contrario continuerò solo a nuotare e gareggiare dato che, indipendentemente dai punteggi, è ciò che più mi piace e mi diverte
 
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