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by
Giovanni Bozzolo
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2013 Augusta
un lungo racconto di ciro cerqua
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Mi chiedo spesso, quanto sia fortunato a poter scegliere dove andare a gareggiare con la mia famiglia. Ma non è un caso che il ns sguardo sia rivolto sempre ad una bella femmina: la Trinacria. Per chi la conosce ad Augusta c'è la ns Antonellina Aprile, che dire un'immagine di bellezza, che riflette una luce di passione, unica, un diamante rarissimo, che si immerge nell'amore dei suoi giovani atleti. Con grande coraggio ed energia carismatica e fisica ha intessuto il primo Campionato Nazionale di Augusta.

Così ha nominato il suo primo impegno in acque libere da organizzatrice di ben tre competizioni natatorie, che si sono svolte sabato e domenica 7 e 8 settembre ad Augusta dinanzi al faro di Santa Croce. La ns emozione montava già giovedì a pensare ad una 10 km, poi il giorno dopo una 5 km ed 1 miglio marino. Siamo giunti venerdì accolti dal calorosissimo abbraccio di Antonella, che già impegnatissima, ha affidato il compito di portarci all'alloggio da un suo amico. Augusta ci vide già qualche anno fa impegnati al circolo della Marina Militare per competizioni in acque libere, che hanno avuto un lungo stop sino ad oggi. La villa che ci ospita, in forma di B&B ha un grande terrazzo sul mare, dinanzi al faro, che guarda da un lato l'Etna e dall'altro la penisoletta di Augusta, con vista mozzafiato. Piove, ma le previsioni meteo sono più che rosee per i prossimi due giorni di gare.

Sabato 7/9/13 1^ Trofeo Blu Xifonio 10 Km.

Il tempo, come previsto, splendido. Dal balcone terrazzato al 1^ piano si vede tutto il percorso. Il mare è calmo e alla sinistra del faro il mare sprofonda nel blu sino a Catania. Il bar sul mare ci accoglie per la punzonatura con un gradito pacco gara, una bella maglietta, acqua e integratore idro-salino freddo. Siamo solo una trentina, che peccato, non sanno cosa si perdono! La sistemazione delle boe su un percorso complesso richiede qualche minuto in più del dovuto, senza che manchino le scuse della squisita Antonella, sempre premurosissima. Il giudice Baglio, nulla togliendo agli altri è il migliore, di riconosciuta esperienza, avendo presieduto gare internazionali, chiaro, rigidissimo, ma al contempo simpaticissimo e, per me, anche compagno di sfide passate. Non per questo, e proprio vista l'imparzialità delle mie valutazioni, tese ad un miglioramento futuro (la perfezione non esiste), da rivedere la tempistica delle partenze.

Sull'argomento c'è da dire che spesso l'inconveniente si manifesta quando gli atleti per l'ansia pre-gara dopo il briefing si catapultano in acqua senza che nessuno li trattenga, mentre il giudice non ancora sale in barca, causando poi attese lunghe per il fischio d'avvio. Il percorso è molto tecnico, come quello di Piombino di alcuni anni fa, prima che i rettangoli imposti dai circuiti internazionali formassero il modello di gara ideale. Ideale per far girare la testa ai nuotatori, allo scopo si, di dare più visibilità al pubblico e garantire maggiore sicurezza, ma togliendo il gusto impareggiabile delle traversate, con tutte le emozioni e variabili che comportano. L'imbuto di arrivo è ben fatto, con un tabellone galleggiante e una piattaforma galleggiante per la giuria. Le boe sono sistemate con palloncini aerostatici, che le rendono più visibili lungo l'articolato percorso. Per evitare virate prossime alla partenza il giudice, con grande senso di responsabilità ed attenzione, ci dispone al largo oltre la scogliera per raggiungere in linea retta la prima boa.

Si parte.

Il ritmo non sembra sostenuto, ma alla testa si posiziona Polizzi e Riccobono, a seguire il sottoscritto, Daniela, Sirone e i Passanisi. Siamo tutti controcorrente, con mare leggermente a sfavore. Si prosegue diritti verso la sinistra del faro in direzione Catania per 2,5 km e alla virata tutti in scia si torna a favore di corrente per altri 2,5 km. Siamo supportati dalla barca ammiraglia insieme ad altre barche e tantissime canoe, che ci fanno la rotta. Ritorniamo sotto il ns balcone, al faro. All'improvviso abbiamo la sensazione di andare tutti al largo per prendere la boa di virata, ma in realtà è la costa che degrada verso la penisoletta di Augusta. Il gruppo sembra ancora compatto, pochi strappi. Nessuno sembra avere il coraggio di imprimere un ritmo più sostenuto e bene si fa. L'acqua limpidissima, è stupendo si vede anche il fondale, purtroppo anche qualche medusa, ma sono a mezz'acqua e sembrano quelle più pacifiche. Infatti non si riscontrano contatti. Altri 2,5 km, la virata, e poi a filo lungo la costa intravediamo il faro. Il nostro solido punto di riferimento.

Il ritmo ora proprio incalza. Riccobono e Polizzi, pagano la grande fatica di aver spesso tenuto con tenacia la testa del gruppo. Io lasciando la buona condizione di risparmio energetico dietro Riccobono avanzo e al traguardo giungiamo in cinque: Il giovane Sirone fa uno scatto felino e tocca primo, seguito da me, poi dal più giovane dei Passanisi Luca e dalla stratosferica Calvino, in un momento di gran forma. Peccato per Riccobono, solo quinto; meritava di più, ma ribadisco il concetto: puoi essere in testa quanto tempo vuoi, ma la gara si vince toccando primo il tabellone. Non ho dimenticato Salvo Passanisi. Anche lui fortissimo, meritava di più. Bravi e coraggiosi tutti, la Maffei prima master donna con la seconda agonista Saraceno. Gara non semplice, anche un po' più lunga di quanto promesso. Ben ricompensata con frutta a volontà acqua, integratori e un gran piattone di pasta con le melanzane piena di parmigiano. Una sontuosa premiazione con coppe ai primi assoluti e grandi medaglie per tutte le categorie. Non mi è sfuggito il particolare della puntualità dell'esposizione dei risultati, purtroppo troppo spesso disattese in altre competizioni.

Domenica 8/9/2013 1^ Trofeo Acque Verdi 5 Km e 1^ Trofeo Capo Santa Croce 1 miglio

Anche domenica tutto è andato alla perfezione dal punto di vista organizzativo. I numeri gara restano gli stessi alla punzonatura. Oggi si aggiunge qualche atleta, rispetto alla competizione del giorno precedente. Il percorso viene modificato a causa di un po' di tramontana, che avrebbe potuto far salire l'onda e disturbare la gara. Quindi si decide di partire a destra verso Augusta per fare un andata e ritorno di 2,5 Km per lato. Più tardi il mare cala, ma la scelta prudenziale non toglie spettacolarità alla manifestazione.

Tutti in acqua. Arriva il giudice e si parte.

Oggi ad un ritmo più sostenuto, con una decisa posizione di testa di Carta, il forte master siciliano, a cui si affianca l'argentino Baca, e a seguire in scia Riccobono, il sottoscritto, Daniela, i Passanisi, Sirone, Barbera, Raffa, Scalia ecc. Sembrava tutto abbastanza scontato. Ma al giro di boa per la virata dei 2,5 Km non arriva lo strappo che tutti aspettavamo da Carta, che sempre affiancato dall'argentino, fa timidi tentativi di staccare il folto gruppo. Poi alla vista del faro, ancora presto per fare la volata d'arrivo, si “gira la frittata” e quello che prima sembrava scontato si ribalta. Escono di lato dal gruppo Barbera e Raffa, che beffano all'arrivo Carta. L'argentino non regge il mio ritmo, mentre Riccobono si allunga avanti a me. Daniela al solito impeccabile.

Una gara sinceramente decisa nelle ultime bracciate. Primo Barbera, poi Raffa, meritatissimo terzo scalino del podio per Carta. Peccato per il quarto posto per Riccobono, un po' di delusione per il mio quinto posto, poi l'argentino Baca e l'insuperabile Daniela, ancora una volta prima donna assoluta. Poco dopo Raina, Passanisi e Sirone, che sazio del suo podio sulla 10 Km recupera un 10 posto. Seconda donna la bravissima Saraceno della società ospitante Athon e terzo posto per Leone dell'Ortigia. Tutto sembra perfetto all'arrivo con un bel pubblico festoso, che ci riempie di complimenti e applausi. Sembriamo delle star super fotografate, poi alla fine ci accorgiamo, che sono gran parte parenti e amici degli stessi atleti. Poco male ricevere complimenti è sempre gratificante. Veniamo sempre ben ristorati con frutta, integratori, acqua e dopo anche un buon piatto caldo di pasta. Anche oggi i risultati non tardano ad essere ben esposti. La premiazione anche oggi è fatta con cura e attenzione per tutti.

Al pomeriggio il gioco per noi si fa più duro, con oltre 70 agguerritissimi atleti, con una media d'età molto bassa e senza 15 Km di fatica sulle braccia. Alla punzonatura lancio uno sguardo pieno di significato a Iacobacci, che non avendo fatto le due gare precedenti, lo caricano di responsabilità. Lui raccoglie e si concentra. La gara si svolge sul lato destro del faro tutta, ovviamente, a vista.

Si parte stavolta ad una velocità impressionante (almeno per i miei gusti) e si prendono anche un po' di botte nella mischia. Riesco ad avere meno visione del campo gara. Sono nella schiuma e fatico tanto per mantenere quel ritmo indiavolato. Ci dirigiamo paralleli alla costa per raggiungere due boe di virata e poi giù sotto costa sino alla boa per il ritorno. Il faro sempre da guida e gli scogli che sfiorano il pelo dell'acqua delimitano le insenature. Il gruppo di testa tiene la rotta al largo. Io preferisco sfiorare a pochi cm gli scogli, guadagnando posizioni, per compensare la mia carenza di velocità.

Come previsto e carico di responsabilità Iacobacci batte primo il tabellone d'arrivo seguito da Polizzi, che anche lui fresco per non aver fatto la 5 Km, nel corso della gara era riuscito anche a stare in testa. Subito dopo Passanisi Luca e Barbera. A 30 secondi un altro gruppo. Per la terza volta consecutiva la mia consorte giunge prima donna, e non sentendo il peso delle altre gare appena fatte, anticipa di qualche secondo il mio arrivo. Un formidabile Riccobono, con grandi margini di miglioramento, giunge primo master, sesto assoluto. Pensare che non voleva neanche farla questa ultima gara, che gli consentirà alla fine di portare via il Trofeo Nazionale di Augusta messo in palio per il primo classificato con il miglior tempo sulle tre competizioni. Senza alcun dubbio, avendo vinto tre gare su tre si aggiudica tra le donne Daniela Calvino il Trofeo Nazionale di Augusta. Premiazioni stratosferiche, con una coppa gigantesca ai primi, targhe ai secondi e terzi, ancora coppe per il miglio e medaglie per tutte le categorie. Non è mancata l'autorevole presenza dell'Ammiraglio della Marina Militare, dei rappresentati istituzionali, del simpaticissimo papà di Antonella, il sig. Aprile, con la sua forte e calorosissima stretta di mano (dopo la devi medicare!).

Ringrazio i tantissimi supporter, che con le canoe e barche hanno garantito la sicurezza in mare, fondamentale. Tutti i ragazzi che hanno volontariamente assistito Antonella. Trittico da prendere d'esempio anche per gli altri. Perfetto sotto tutti i punti di vista.
Mi piacerebbe ancora dilungarmi, ma mi rendo conto di avervi troppo intrattenuto, e vorrei chiudere con le impressioni che ho avuto nel calore e nell'affetto che ho letto negli occhi di ogni singolo atleta e accompagnatore di questa stupenda avventura.

Qui in Sicilia, e anche ad Augusta, non c'è solo la ricetta del bel posto, con un mare incantevole, con la buona cucina, ma c'è il vero calore umano, che ti avvolge appena varchi l'isola, c'è una palpabile amicizia sincera. Questo profondo calore non viene solo dalla terra di quella femmina, con cui ho esordito, la Trinacria, ma dagli uomini che ti accolgono in essa.
Un profondo ringraziamento sincero …e a prestissimo a Palermo

 
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