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Giovanni Bozzolo
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Area Marina Punta Campanella
di ciro cerqua
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Il primo appuntamento in assoluto del nuovo anno in acque libere lo apre la 3 km di Nerano, che come da calendario è una gara di mezzofondo FIN, nonché primo appuntamento del Circuito Aree Marine Protette. Un momento per riflettere sulle bellezze uniche e indiscusse del ns territorio e trovare un costruttivo confronto agonistico, che motiva tutti noi, verso nuove sfide.

Oggi il tempo è stato stupendo. Il sole non è mai mancato, caldo al punto giusto, ma tutti temevano la temperatura dell’acqua. Sulla costiera Amalfitana sappiamo tutti che i fiordi che dirupano verdeggianti dai monti nelle profonde acque di Capri, difficilmente mantengono mite la temperatura dell’acqua, ma oggi era possibile. Il termometro presumibilmente andava tra 18° e i 20°, facendo percepire, in particolare ai giovani un evidente disagio.

La grande esperienza e professionalità di Daniela Fierro, giudice arbitro, ha avvalorato lo spessore della competizione, che ha raccolto la partecipazione dei fortissimi atleti delle Fiamme Oro, la Canottieri e l’Aniene, per cominciare davvero alla grande. Oltre 130 iscritti e tantissimi master navigati (ormai come me divenuto quest’anno Master 45) a cui va il mio grande affetto e stima, per vedere oltre che un nuovo capello bianco un anno di esperienza in più, fondamentale per migliorarsi.

Che bello rincontrarsi e rivivere insieme ricordi e nuove avventure!

L’iscrizione e la punzonatura si svolgono in ordine e con regolarità. Torniamo finalmente ad imbrattarci con i pennarelloni, che scrivono a malapena sul sudore. Siamo al briefing e qualcuno spera che il sole riscaldi ancora un po’ l’acqua, ma ormai è quasi ora di raggiungere la battigia sul dolorosissimo ciottolato.

L’acqua è cristallina, tipica del luogo. A destra, anche se non si scorge dalla baia, c’è a poche bracciate (si fa per non dire passi) Capri e Punta Campanella, mentre a sinistra, anche quelle coperte dal promontorio Li Galli, di fronte ad Amalfi. Qui chi ama il mare e in particolare il nuoto, non può assolutamente mancare! Alcuni nuotatori hanno già fatto la loro ricognizione, un raffreddamento, più che riscaldamento, altri sono già entrati in acqua in attesa dello starter. Le barche si muovono e ci raggiunge l’ammiraglia, che in tempi assolutamente consoni alla temperatura ci da la partenza.

I campioni partono a razzo, ma stiamo parlando di nuotatori d’elite, con raffermate palmares. Dobbiamo tutti fare due giri in senso orario per completare i ns 3 km. La partenza è concitata diritto verso la boa a largo per la prima virata di 90°, con un rettangolo di quattro boe, di cui una gialla, prestata dalla boa fissa della riserva del parco naturale. Le sensazioni del freddo lasciano un po’ di tempo prima di comprendere bene le andature e le rotte, ma la situazione finale vedrà comunque un numero molto alto di ritirati, oltre 25. A mio avviso, e anche confrontandomi con il mio amico Guido Morelli, abbiamo convenuto che talvolta il disagio può essere sconfitto anche con un po’ di perseveranza, ovviamente senza voler giudicare, in particolare i casi limite di reale ipotermia, per condizione fisica particolarmente priva di grasso corporeo (vedi Daniela, che oggi ha sofferto, ma ovviamente in silenzio, e terminando la gara).

Il gruppo dei fortissimi vede in testa Sanzullo e Vanelli seguito da Parmigiani, Bianchi, Pirani e le fortissime donne Ponselè, Consiglio e Lamberti, che poi giungeranno nello stesso ordine, fatto salvo una meravigliosa volata d’arrivo tra Vanelli e Sanzullo, all’ultima bracciata, che vedrà quest’ultimo, in corsa per le Fiamme Oro, aggiudicarsi la vittoria assoluta, con distacco di circa due minuti sugli altri. A seguire i ragazzi della Canottieri Napoli e dell’Aniene.

Nella cronaca di secondo piano, non me ne vorrà per questa definizione, il mio amico Matteo Scarpati, che esordisce con grinta alla sua prima gara in acque libere, facendo una gran rotta e una discreta andatura gara, con al suo fianco Flavio Kessler, che purtroppo a causa di un crampo al polpaccio, e nel mezzo della bagarre con due agoniste, perde la meritata posizione, non potendosi confrontare con me alla virata d’arrivo. Peccato, spero, sarà per la prossima! Una Calvino in gran forma, nonostante il freddo, che giunge prima master, e generosamente si preoccupa dei suoi giovani atleti.

Una competizione alla fine disputata su una distanza certamente superiore ai 4 Km, ma a noi non è dispiaciuto più di tanto. Nessun inconveniente per il percorso gara e buono anche il lungo imbuto d’arrivo, ben presidiato dai giudici. Una gara ben riuscita e sicuramente da rifare! Un buon riso all’insalata e acqua per tutti hanno ristorato gli atleti. Il bar e i servizi perfettamente efficienti hanno accolto in maniera impeccabile tutti. La premiazione, dopo il meritato riposo al sole sul lettino, si è tenuta in presenza del Presidente del Comitato Regionale Campano FIN Avv. Paolo Trapanese e l’assessore allo Sport.

Un plauso a tutta l’organizzazione e a ben rincontrarci alle prossime tappe di questo nuovissimo e incantevole Circuito.
Ciro Cerqua


 
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