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Giovanni Bozzolo
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2014 1^ Coppa V.I.S.S.
di raffaele gambigliani zoccoli
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La mia estate 2014 si apre con la nascita di Giulio - aumentano i pannolini e diminuiscono le bracciate - ma riesco comunque a trovare tempo per la gara di Lazise, la più comoda da Modena.

La Prima Coppa V.I.S.S. – aperta anche ai master - è inserita in un ricco week-end di gare riservate agli agonisti, week-end fortemente condizionato dal maltempo, tanto che tutte le gare del sabato vengono annullate. La domenica mattina non sembra andar meglio, alle sette ci sono meno di quindici gradi e il cielo è completamente avvolto dalle nuvole. Gli altri modenesi danno forfait; per quanto mi riguarda ho troppa voglia di gareggiare e per dieci minuti cerco sul computer un sito meteo “ottimista” sul Lago di Garda. Lo trovo e decido di partire.

Arrivo al lago proprio mentre i primi raggi di sole cominciano a filtrare dalle nuvole. Sono in anticipo, ma prima della gara parte il Team Event riservato agli agonisti e così dal lungolago assistiamo a questa disciplina poco praticata dai Master.

Punzonatura veloce senza gradita maglietta e siamo pronti per partire. Gareggiare in un week-end “ufficiale” riserva parecchi vantaggi: il campo gara – un rettangolo stretto da compiere due volte in senso orario con il primo lato lungo che sale verso Bardolino – è perfettamente tracciato con l’aggiunta di due boe di direzione su ogni lato – sarebbe bello se fosse sempre così…; l’imbuto è ampio e provvisto di due enormi boe a prova di “cieco”; le barche dell’organizzazione sono tante (ci sarà sempre qualcuno vicino a noi per tutta la gara) e siamo tutti dotati di doppio microchip cronometrico - lo stesso, ci dicono, che verrà utilizzato ai prossimi europei. Ci sono anche alcuni giudici toscani, i miei preferiti (non me ne vogliano gli altri) perché con loro - per chi come me ha cominciato a nuotare con le gare di Grosseto - è come “essere a casa”.

Alla partenza siamo sessantasette (tra cui molti agonisti) sui novanta iscritti, il maltempo ha scoraggiato tanti nuotatori, scelta sbagliata perché l’acqua è perfetta (24°) e c’è un sole stupendo.

Non ho cinque chilometri nelle braccia e parto piano e defilato. Per trecento metri seguo un master che ha più o meno la mia andatura, ma quando vedo che perde il contatto con il gruppo successivo lo supero e pian piano recupero. Per tutto il resto della gara rimarrò in questo gruppetto, che nel primo giro comprende una decina di master e che si assottiglierà a sei nel secondo.

Sarò sempre in ultima posizione e verrò assalito da tante piccole “crisette” psico-fisiche, nemmeno fosse la mia prima 5km. Le onde – inoltre - si alzano progressivamente, soprattutto lungo il lato di ritorno. Il gruppo va troppo forte per i miei allenamenti, la tentazione di lasciarli è fortissima ma non voglio nemmeno rimanere da solo in mezzo a tutte quelle onde – tra le quali si vedono a fatica le boe di direzione – e così cerco di tenere duro, pensando a Leonardo e Lorenzo (e molti altri) che il giorno prima si sono fatti 22 km tra Portoferraio e Salivoli: se loro hanno resistito per sette ore in mezzo al mare, penso, per quanto mi riguarda devo riuscire a resistere novanta minuti in mezzo al lago!

All’ultima boa di direzione del penultimo lato lungo i battistrada virano pensando che sia la boa conclusiva, siamo solo in due ad accorgerci dell’errore (oltre all’imbarcazione che comincia a fischiare per avvertirli) e mentre i quattro ci recuperano provo a tirare fino alla boa di virata, ma è uno sforzo inutile, sono troppo lento, veniamo recuperati facilmente e mi accodo con gioia. La fatica si fa sentire ma tra onde sempre più alte (e relative bevute di acqua di lago) arriviamo finalmente all’arrivo. Al di là dell’errore sono davvero riconoscente – come sempre - ai miei fantastici battistrada!

Prendo fiato e mi cambio sul lungolago, guardando l’arrivo dei pochi che mi sono lasciato alle spalle. Alcuni arrivano da soli, in mezzo alle onde, piano piano, e davvero non invidio la loro nuotata solitaria…
In giro non vedo buffet, manca ancora qualcuno all’arrivo e così riparto per tornare in famiglia senza aspettare risultati e premiazioni. Bella giornata e bella gara, spero davvero che gli organizzatori la ripropongano anche in futuro.

Raffaele

 
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