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Giovanni Bozzolo
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Anno 2014
un momento classico
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Padre del ciel, dopo i perduti giorni,
dopo le notti indarno spese....

Ecco, a dire il vero qualche sospetto l'avevo già avuto prima, per via naturalmente di quell'altra cosa che dice "chiare, fresche, dolci acque". Acqua dolce, non quella salata; lago e non mare. Ok. Ma anche noi si fa attività un po' qui e un po' là, dunque siamo in tema.

Ma era un pensiero embrionale, situato al di là della coscienza. Che invece si è fatto chiaro, e si è compiuto, quando i versi del Poeta mi sono girati in testa l'altra sera, a notte fonda, mentre controllavo l'ora postando l'ultima news sul circuito.

E ora lo so !
Petrarca era l'addetto alle classifiche della sua epoca.

E in questi versi esprime niente più che l'universale conclusione alla quale giunge alla fine ognuno che faccia questo lavoro. Giorni perduti e notti spese su un lavoro cominciato per 'fero desio' ma condotto 'indarno'. Un momento di autocoscienza che ti coglie all 'undecimo anno', ora come allora.

Anni di 'affanno', nella ricerca delle informazioni: prima della programmazione, poi delle locandine; e poi ci sono le variazioni di calendario; gli annullamenti e i ricuperi; e poi l'impresa più difficile, i risultati.

Risultati che spesso non arrivano: non te li mando perchè li ho mandati a Roma (e allora? ti fa schifo farci guadagnare 15 giorni?) non te li mando semplicemente (ma intanto li mando da un'altra parte) te li mando subito, li fotografo col telefonino (e tu te li copi a mano) mi sono dimenticato di farmeli dare dalla giuria (buonanotte) guarda, sono su facebook (e arrangiati, no?) ma sono sul sito! dici di no? possibile? (si è possibile, e poi perchè devo piratarli da un sito?)

Risultati che spesso contengono anagrafiche fantasiose: tizio e venuto con caio quindi si iscrive col nome della società dell'amico (gemellini, carini!!); pippo non è tesserato (ma non se ne accorge nessuno?); il codice FINxxxxx diventa LAZ, TOS, CAM, LIG a seconda delle circostanze; gli anni di nascita invecchiano o ringiovaniscono a botte dieci anni in un colpo. E poi c'è il diminutivo, o il soprannome: perbacco, mi chiamano tutti così. E così sia. Finchè qualcuno, per evitare errori, non ci pensa due volte e fa nome e cognome e basta. E via.

Tutte cose che ne fanno un 'dispietato giogo', e, oggi come allora, non ti resta che pregare ’Miserere del mio non degno affanno'.
Anche perchè fra poco se non ci sono le classifiche sono cavoli amari.

Dai, scherzo
E risate a parte, per chi non se la ricorda la versione integrale è qui sotto. E parlava d'altro!

Giovanni Bozzolo


Padre del ciel, dopo i perduti giorni,
dopo le notti vaneggiando spese,
con quel fero desio ch’al cor s’accese,
mirando gli atti per mio mal sì adorni,

piacciati omai col Tuo lume ch’io torni
ad altra vita et a più belle imprese,
sì ch’avendo le reti indarno tese,
il mio duro adversario se ne scorni.

Or volge, Signor mio, l’undecimo anno
ch’i’ fui sommesso al dispietato giogo
che sopra i più soggetti è più feroce.

’’Miserere’’ del mio non degno affanno;
reduci i pensier’ vaghi a miglior luogo;
ramenta lor come oggi fusti in croce

 
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