chiudi
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
by
Giovanni Bozzolo
e-mail
Scanno 2013
di giovanni bozzolo
chiudi


A Milano se Dio vuole piove, e allora c'è un po' di tempo per parlare di Scanno.

Questa è una trasferta “maledetta”

Un "maledetto" viaggio di sette ore con i prevedibili imprevisti che sono ormai certezza in questo schifo che sono le nostre strade, soprattutto nel rientro che, fra Rimini e Bologna, ma un po’ anche fino a Milano, è popolato di falchetti e joe-condors. Certo, questo è altro dallo sport, ma è la cornice in cui lo sport si svolge e ti condiziona l’umore.

Là, invece, un paese "maledettamente" bello, dove il tempo un poco si è fermato, nel gruppo antico di case ammucchiate una sull’altra lungo i vicoli in pietra del borgo vecchio. Dove si vive in un altro modo, dove di notte c’è silenzio e una campana discreta batte le ore e i quarti. Dove si respira un’aria di altri tempi, dove non hai bisogno dello smartphone per sapere se ti batte il cuore e puoi lasciare a casa tutta internet, facebook e i tuoi blog preferiti.

Poi c'è il lago. Con quella sua caratteristica della temperatura bassa, che già prima della gara ha creato tanti problemi: io se non sono almeno 24 °C non ce la posso fare (allora perchè ti sei iscritto/a ?); settimana scorsa hanno gareggiato con la muta. E così via cantando, in barba ai rilievi effettuati, tanto che uno è arrivato brandendo un termometro del 1930 portato da casa. Invece il lago era alto, e gradevole e il termometro è stato prontamente rinfoderato.

E infine la gara. Che ha preso in contropiede il nostro io sportivo, ormai normalizzato sui quadrilateri, o triangoli, da ripetere un casino di volte, portando invece la gente della 5 km a percorrere il lago in un giro unico, molto sagomato e a ritrovare un poco dello spirito antico dell’andar cercando la rotta e i punti di riferimento, quando la boa è sicuramente laggiù ma ancora non si vede, però c’è quella casa, o la chiesetta, o un albero particolare. Dai !

In entrambe le giornate abbiamo programmato, e difeso quando è stato necessario, un ampio frazionamento delle partenze. Così, anche se qualcuno ha dovuto sobbarcarsi una certa attesa, e la manifestazione è durata una ventina di minuti in più, quest’anno l’arrivo è andato liscio liscio, nonostante… nonostante nulla. Liscio e basta. Un errore invece l’ho fatto io quando ho riordinato la classifica per categorie del mezzofondo secondo i numerelli della punzonatura invece che secondo l’ordine di arrivo, gettando il panico.

Anzi no, panico no. Devo dire che i commenti che ho sentito erano piuttosto un sarcastico compiacimento: hahaha ne hanno cannata un’altra. Ringrazio e chiedo scusa per il disguido.

L’elenco dei commenti potrebbe allungarsi: ma come, una maglietta sola per due gare; ma come, non c’è la maglietta dei campioni; sparpagliati nel lago ci sentivamo soli e mancava la sicurezza. Buon punto, questo, perché nel pomeriggio il cantautore locale ci ha raccontato che anche Scanno ha un suo mostro del lago, al quale però i master non devono essere piaciuti perchè sono rientrati tutti. E poi i ritornelli immancabili: con quello che paghiamo…., alle gare di triathlon danno un pacco gara fantastico… E via così, perché un master non può nuotare e basta, e godersi la vita, ma la deve commentare, postare, confrontare ecc….

E infine la questione del cronometraggio, che il regolamento master non considera obbligatorio. Ma come, non c'è ? No, non c'è, è una gara a piazzamento. Eh si, ma è importante. Scusa, per cosa ? non sai la distanza esatta, poi devi scontare la variabilità delle condizioni dell'ambiente, a cosa ti serve il tempo ? Eh, devo sapere indicativamente cosa ci ho messo. Beh, fosse l'imperativo... per l'indicativo basta che qualcuno ti prenda il tempo da fuori. Eh no, devo sapere quello dopo di quanto l'ho staccato, altrimenti non capisco.....

Tutto normale, quindi.

Ma so che la speranza di chi ha organizzato, (che non sono io), mettendoci tempo e fatica, ma anche un po’ il cuore, è che sia stata per tutti un’esperienza più bella del normale.

Intanto a Milano ha smesso di piovere, quindi è ora di lasciare Scanno e tornare al lavoro

PS: chi ha vinto cosa non lo trovate qui; per saperlo tocca leggere i risultati che sono da tempo in rete

 
chiudi