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Giovanni Bozzolo
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Bosforo 2013
una avventura deli atleti di sport management lombardia
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Il Bosphorus Cross Continental 2013 ha visto nuotatori provenienti da tutto il mondo è uno degli appuntamenti sportivi più tradizionali e scenografici di Istanbul: l’attraversamento del Bosforo a nuoto!

Alcuni dei nostri tesserati per Sport Management (Federica Rota, Leonardo Ladina, Fabrizio Stavola, Alberto Fioravanti, Ermes Trentin e Massimo Roncada) insieme a migliaia di nuotatori coraggiosi si sono armati di cuffia e occhialini per partecipare all’impresa. Dall’Asia all’Europa per una distanza totale di 6,5 km.

6,5 km sono la distanza che separa il molo di Kanlica, sulla costa asiatica di Istanbul a nord del ponte Fatim Sultan Mehmet, da Kurucesme sulla costa europea poco prima del secondo ponte, il Bogazici. Non si tratta dunque di una "semplice nuotata" da una sponda all'altra del Bosforo, ma il tratto più sostanzioso della traversata è quello lungo la stessa direzione dello stretto.

Ovviamente verso il Mar della Marmara, in quanto andare dall'altra parte, verso il Mar Nero, significherebbe andare controcorrente. Corrente che in alcuni tratti tocca anche i 3-4 km/h. Questa è la ovvia ragione di tempi così bassi per una traversata così lunga. Ma non pensate che ciò la renda meno impegnativa: una nuotata di circa un'ora alla ricerca della giusta traiettoria e della giusta corrente fa di questa traversata una prova di strategia e di intuito oltre che di fiato e muscoli.

Quindi "ti tuffi, punti il centro del primo ponte e via così fino alla punta di Kandilli, poi punti il pilone europeo del secondo ponte e vai così fino a Galatasarai e da lì dritto verso il traguardo... e se senti l'acqua più fredda è quella buona perchè è quella che arriva dal Mar Nero, è quella della corrente" cosi ci hanno raccontato durante il briefing il giorno prima e così abbiamo fatto.

E così lo ricorda Fabrizio

Partiamo da Kurucesme su due traghetti diversi per raggiungere il molo di partenza, prima i vecchietti dove sono io e poi i giovani. Durante il viaggio in traghetto alcuni si concentrano guardando il mare fuori, mentre altri sono ad ungersi e spalmarsi unguenti, sperando di non sentire freddo fatica e magari non troppo neanche le meduse.

Siamo arrivati, un po' di manovre ed il traghetto attracca, scendiamo sul molo e siamo pronti, il chip alla caviglia fa partire il mio cronometro, mi tuffo e sono in acqua... gelo, la lanolina è servita solo ad imbrattare gli occhialini, quindi per i primi 20 minuti visibilità ridottissima e poi non vedi comunque più nessuno!

Il Bosforo è cosi largo che ho fatto la maggior parte della traversata senza vedere altri nuotatori. Punto la punta, ognittanto mi fermo, pulisco gli occhialini mi guardo attorno e poi riparto, punto il pilone respirando ognittanto d'avanti e arrivo all'isola di Galatasarai, molto prima di quanto mi immaginavo! E' qui che mi tocca lasciare la corrente per puntare la sponda, cosa che se non faccio in tempo finisco oltre il traguardo e mi tocca tornare in dietro controcorrente, come è capitato a molti.

Sono arrivato! vedevo l'arrivo ma non lo raggiungevo mai, gli ultimi 500 metri son stati i più faticosi di tutti, probabilmente più duri di tutti i primi 6000 messi insieme. Tempo 53'53", solo 6 minuti sopra quello del vincitore dello scorso anno! Penso che son stato un drago a beccare il filone giusto d'acqua, quello che viaggiava più veloce di tutti, ma è un'illusione che dura poco, è stata una gara velocissima per tutti, probabilmente una gran corrente quest'anno, tanto che il primo ha chiuso in meno di 40'.

Sono contento, se non fosse che Leonardo mi ha battuto per un secondo! Un'esperienza bellissima e intensa, organizzata più che bene, quasi quasi da rifare.



Ma come hanno affrontato la prova i valorosi atleti in arrivo da mezzo mondo per attraversare le acque gelide e buie del Bosforo ??

Seguendo sei semplici regole:

  1. Una sostanziosa colazione “zuccherina” 2 ore prima della partenza a base di pane burro e marmellata, in stile colazione della nonna.
  2. Un bel té ricco di glucosio 20 minuti prima del fischio d’inizio per avere un po’ di forza in più durante l’impresa.
  3. Spalmarsi della lanolina su collo, spalle, schiena, pancia e attorno ai reni per proteggersi dal freddo creando il proprio costume oleoso da supereroe.
  4. Nuotare costantemente per non cedere al freddo, “barcollo ma non mollo”.
  5. . In caso di crampi effettuare movimenti lenti e fluidi. Mantenere la calma.
  6. Non spaventarsi alla vista di una pinna, in caso è un delfino, ed accarezzare dolcemente le docili meduse bianche presenti


Con queste semplici premesse il 7 luglio 2013 in 1532 si sono presentati a compiere la traversata.

Emre Hasan Musluoglu dalla Turchia ha ricevuto la medaglia d'oro tra i 1.532 nuotatori al 25° Bosphorus race, segnando la sua quarta vittoria consecutiva con il tempo di 39.13 minuti, premiato all’arrivo dalla leggenda olimpica Australiana Ian Thorpe “Thorpedo”, fra le donne invece ha vinto la russa Evgenia Nikolaeva con il tempo di 43.59 minuti.


Ed ecco i tempi dei nostri atleti:

Federica Rota 52.42 (319°), Leonardo Ladina 53.52 (398°), Fabrizio Stavola 53.53 (403°), Alberto Fioravanti 54.22 (429°), Ermes Trentin 54.31 (438°), Massimo Roncada 54.44 (457°).

Un particolare momento della giornata è stato quando i nuotatori turchi all’arrivo e alla partenza hanno cantato lo slogan “Everywhere is Taksim, everywhere is resistance”. Gli slogan sono stati cantati in solidarietà con la protesta anti-governativa del Gezi Park, che era in corso in tutto il paese dalla fine di maggio.

L’ottima organizzazione del Bosphorus Cross Continental ha assistito e rifocillato prima e dopo la gara tutti gli atleti, ai quali però dopo l’arrivo spettava la vera impresa: togliersi i vari strati di lanolina spalmati sul corpo!!

 
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