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Giovanni Bozzolo
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2013 Punteggi
dico la mia !
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Noi master nuotiamo tutti per il piacere di farlo, per divertirci, stare insieme a chi condivide la nostra passione, mantenerci in salute, poter mangiare e bere anche eccessivamente ed altre amene motivazioni.

Ma quando, poi, si tratta di classifiche, punteggi e titoli, mi sembra che le cose cambino, torniamo bambini, con in più ambizioni logico-matematiche. Pessima combinazione a mio avviso. Inorridisco all’idea delle simulazioni. Ma volendo fare un esempio, nella mia categoria, maschi M60, quella che indubbiamente conosco meglio, sarei davvero contento se potesse vincere Chiarolini, persona che pur se conosco poco, apprezzo e stimo e che, nelle gare disputate quest’anno, si è dimostrato il più forte.

Ma se il titolo dovesse essere assegnato a tavolino, e non sulla base del regolamento vigente, perché allora non dovrebbe vincere Scarame, brillante neo-campione europeo, o Marugo?

Non credo che Vettel, pilota tra i migliori e con una macchina eccezionale, potrebbe essere campione del mondo disputando solo il gran premio di Germania, ed eventualmente quello d’Europa, se si disputasse sotto casa sua.

Ritengo che più norme astruse si introducono, più si renda cervellotico un regolamento e più si allontanino i veri amatori del solo nuoto.

Penso, poi, che la Federazione debba essenzialmente promuovere la partecipazione alle gare in acqua libere ed assicurare che tutte si svolgano regolarmente. Che poi vinca il migliore dovrebbe essere una conseguenza naturale.

Le gare storiche e consolidate vedono già un gran numero di partecipanti.

Ma organizzarne di nuove, soprattutto in località con minori tradizioni natatorie e più “periferiche”, non è certamente facile.
Non andrebbero incoraggiati anche i promotori di queste iniziative? Ripeto, è sempre molto facile lamentarsi. Proviamo, cimentandoci con pari impegno anche in aspetti non esclusivamente da atleta “dèpassè”.

Un abbraccio a tutti i nuotatori ed un bacio alle nuotatrici.
Eugenio Velardi

 
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