chiudi
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
by
Giovanni Bozzolo
e-mail
2015 Follonica
di raffaele gambigliani zoccoli
chiudi


La Byron incombe e per prepararla non c’è nulla di meglio della gara di Follonica, da cui manco da qualche anno ma di cui conservo un ottimo ricordo. Arrivo presto e dopo aver salutato gli amici del Nuoto Grosseto - che sembrano mattinieri come il sottoscritto – sono già sulla spiaggia a contemplare il mare. L’acqua è un olio, trasparente nonostante la riva sabbiosa, calda, davvero perfetta!

Punzonatura veloce con gradita maglietta e con Marco e Raffaele Riccò iniziamo a scaldarci, non si può rimanere lontano da quest’acqua. Il percorso è un rettangolo da compiere due volte in senso orario, col primo lato lungo che corre parallelo alla riva verso sud. Lungo ogni lato lungo è collocata una boa di direzione (bravi!). Partiamo in leggero ritardo e mentre aspettiamo con Jessica e Marco si decide di fare la gara insieme – ci ho provato tante volte in passato, ma in partenza perdo sempre di vista tutti quanti. Finalmente entriamo in acqua, siamo in fondo al gruppo per non prendere le solite botte ma al fischio di partenza mi ritrovo solo come al solito. Pazienza, comincio a nuotare defilato e dopo cinquecento metri ecco Marco, che mi sorpassa sulla sinistra.

Perfetto - penso - e da quel momento la gara non è più gara ma una lunga e piacevole nuotata, devo solo stare attento a non perdere Marco, che oltre a essere più bravo a leggere il percorso è più veloce del sottoscritto. L’acqua è stupenda, cristallina, questo è lo sport più bello del mondo continuo a pensare bracciata dopo bracciata, e l’idillio è interrotto solo da Corrado, che ci segue a ruota e ha un concetto un filo più fisico dello “stare in scia”. Nessun problema per me, dopo qualche carezza mi sposto tre metri sulla destra e nuoto in solitudine – con la linea del percorso rappresentata da Marco -in questa fantastica piscina naturale.

Procedo così per tutta la gara, alla penultima boa Corrado scatta – per mio conto non posso arrivare davanti al mio compagno di squadra che ha fatto il lavoro sporco, ma Marco rallenta (o così mi sembra) e all’imbuto comincio a sentire un gran movimento alle mie spalle, braccia-gomiti-anche-spruzzi-piedi-ginocchi-urla - e così parto anch’io per evitare di perdere quei pochi punti che faccio di solito e mi devo accontentare di ringraziarlo una volta arrivati. Degli altri modenesi Raffaele è già asciutto sulla spiaggia, mentre Jessica arriva in un lapis.

Davvero quest’acqua è troppo bella e dopo dieci minuti sono ancora in acqua con Marco e Stefano – quando mi ricapita di nuotare in un posto così bello? Segue ampio buffet nella pineta antistante alla spiaggia - durante il quale scherzo con Corrado sulla sua “scia fisica” - e la premiazione, come al solito i giudici toscani hanno fatto uscire i risultati in un battibaleno!

Complimenti agli organizzatori, è stata davvero una bella giornata, penso più tardi, incolonnato in A1, nel lento tentativo di tornare in un’Emilia senza mare (sic!).
Raffaele

 
chiudi