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Giovanni Bozzolo
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2015 Byron
di raffaele gambigliani zoccoli
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La 28° Coppa Byron è un’edizione dai grandi numeri, con oltre trecento iscritti. Diciotto tra loro arrivano dalle squadre della mia provincia e al sottoscritto fa un certo effetto – dopo anni di trasferte solitarie e malinconici autoscatti – percepire questo fermento attorno alle acque libere, fermento fatto di mail, sms, gruppi in whatsapp, volti taggati in Facebook eccetera eccetera.

Le condizioni meteomarine sono perfette - dopo alcune edizioni caratterizzate dal mare mosso la superficie del mare è piatta e la temperatura dell’aria ricorda più una giornata di metà luglio che una mattina di fine estate. Punzonatura veloce con gradita maglietta e siamo già in cammino verso Lerici dove attenderemo il traghetto che ci porterà dall’altra parte del Golfo. Si rivedono tante “belle facce” – immortalate come sempre da Renato nel suo diario fotografico – e visto i numeri della starting list anche tanti volti nuovi, che provano l’emozione della Byron per la prima volta.

Il percorso non è cambiato rispetto alle edizioni precedenti, si parte davanti alla spiaggia di Portovenere, si attraverso il Golfo di La Spezia fino a San Terenzo per deviare verso l’arrivo di Lerici. Versione lunga della Byron perché quest’anno si arriva appunto a Lerici - distanza ulteriormente dilatata dal fatto che si nuota all’interno della Diga, nonostante il mare calmo.

La partenza è unica per tutti gli iscritti e come sempre regala il teatrino degli avanti/indietro/fischi/minacce/urla e quando finalmente si parte non sono defilato come prediligo ma in mezzo alla tonnara. Senza grande successo cerco di uscire verso la parte destra del gruppone e mentre mi affanno per non prendere botte intercetto la cuffia gialla di Stefano Cappelli. Provo a stargli dietro ma Stefano è troppo veloce per il sottoscritto e fino alla diga cerco solo di non perdere contatto con il suo gruppo. Quando comincia la “piscina naturale” dentro la diga riesco a recuperarli ma invece di Stefano C. vedo Stefano B. (Bertoni) che a metà diga si mette alla testa del gruppo e comincia a tirare tutti con foga.

Prima della fine della diga riesco finalmente a raggiungerlo, ma come era successo lo scorso anno appena rientriamo in mare aperto vengo superato via via da tutto il gruppo. Troppo veloci per me, Stefano B. è sempre là davanti mentre io riesco a tenere un contatto visivo solo con gli ultimi - anche se i miei occhi tralasciano il percorso e si concentrano sulle bianche meduse che sempre più numerose ci vengono incontro. Proseguo così fino all’arrivo, giungendo ultimissimo di questo gruppone e alle spalle di Stefano&Stefano. In un lapis arrivano Jessica, Manuela, Marco, Nicola e via via tutti gli altri, davvero troppi per citarli tutti.

E’ stata davvero una bella Byron, nuotata in un’acqua a tratti termale, una Byron veloce grazie alla corrente favorevole e al mare calmo, una Byron faticosa, perché nuotare per otto chilometri si fa comunque sentire.

All’arrivo ci attende un piccolo buffet, che sarà seguito, per quelli che parteciperanno, da un rinfresco più ampio alla Festa della Marineria di La Spezia, in concomitanza con le premiazioni. Nessun modenese è arrivato sul podio ma la Modena Nuoto viene comunque premiata come la società che ha portato più partecipanti alla manifestazione (escluse le Squadre locali). Premio graditissimo ma un tantino surreale, visto che la nostra squadra tra un mesetto non ci sarà più, ma i master rimarranno e come dice (più o meno) il proverbio: “finchè c’è nuoto c’è speranza”!

Raffaele

 
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