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Giovanni Bozzolo
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Anno 2017
anno nuovo, vita .... di sempre
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La nuova stagione ripropone per alcuni il tema dei punteggi e di come si formino le classifiche, secondo quali principi.

Un punto, da sempre non-risolto, è quello di fare una più specifica valutazione della forza espressa in campo per identificare e premiare l'atleta più forte.

Il sistema attuale ha un meccanismo semplicissimo, che è quello, in generale, delle gare a piazzamento; e cioè che chi arriva primo prende più punti. Modulato a suo modo e con qualche correttivo, ma questo è. Con tutto quel che ne consegue in termini di strategia di classifica.

Tuttavia nella sua semplicità il sistema sembra troppo grezzo e spesso si è detto che alla fine non era stato premiato il più forte.

Personalmente penso che forte o debole chi vince vince.
E che il concetto di forza dipende enormemente dal metro con cui la si giudica.

Un esempio, che mi pare eloquente, arriva da un altro sport e da un'altra realtà.

Pochi giorni fa Peter Fill, sugli sci, vince la Coppa di specialità nella Discesa libera.
Senza mai avere vinto una gara, cioè senza nessun primo posto.

E' il più forte ? Si, certo, ha vinto la Coppa !!
E' il più forte ? Assolutamente no, ha perso tutti i confronti diretti !!

L'abbiamo già visto altre volte e anche in altri sport.
Dipende dal criterio di formazione delle classifiche.

E' per questo che la stagione agonistica comprende sia una competizione a circuito, che forma la classifica a piazzamenti, che competizioni in prova unica, come i Campionati, che costituiscono un confronto diretto.

Sempre che gli atleti interessati siano interessati, che ci vadano tutti e che ci sia realmente competizione.

 
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