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Giovanni Bozzolo
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Superclassifica
teoria e pratica
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Dopo la prime elaborazioni della Superclassifica, effettuate con le ipotesi di base pensate prima di avere i risultati delle diverse componenti, sono venute alla luce le anomalie originate dalla disomogeneità dei dati reali.

In proposito scrive Renato Giorgi
Non leggo alcun commento dopo la pubblicazione della Superclassifica,peccato, sarebbe bene invece leggere il pensiero di tanti.
Da parte mia una sola e ulteriore considerazione: era stato detto e scritto che circuito e campionato it avrebbero pesato 50 e 50. Ebbene questo non avviene davvero, ci sono master che non hanno fatto le tre gare (minimo per entrare in classifica nel mf e sprint) e si ritrovano ai primi posti della Superclassifica, alcuni addirittura nemmeno una gara del circuito hanno fatto e avendo vinto gli italani sono i primi nella Superclassifica....


In generale il principio del peso equivalente 50/50 non sembra poter essere attuato con un coefficiente fisso, misurato sul punteggio massimo raggiungibile, perchè questo

  1. non può essere raggiunto da tutti per motivi strutturali, legati alla numerosità delle diverse categorie per età e per sesso
  2. può semplicemente non essere stato raggiunto e basta
Quindi così facendo si stravolge il principio del pari peso, a tutto favore del Campionato.

Sembra più ragionevole generare un coefficiente specifico, calcolato sul punteggio effettivamente raggiunto dal migliore atleta del circuito, per ogni categoria e sesso. Su questa traccia farò le successive elaborazioni. E in questo nuovo procedimento metterò a 1 il coefficiente moltiplicatore del Campionato quando non vi siano punteggi nella sezione corrispondente del circuito. Questo dovrebbe smussare un altro gruppo di anomalie.

Giovanni Bozzolo

 
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