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by
Giovanni Bozzolo
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Byron 2017
commento di enrico cerioni
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La Byron è una gara intensa e avvincente sia per il fatto che è celebrata in acque ricche e dense di memoria e bellezza e sia per il fatto che rappresenta il livello più alto di competizione e confronto tra nuotatori agonisti di genere e caratteristiche differenti.

La partenza di più di trecento atleti insieme genera esponezialmente il caos che succede in partenze con 60 atleti. Premesso ciò il prossimo anno bisognerebbe prendere in considerazione il fatto di effettuare almeno due partenze distanziate di trenta minuti onde evitare i problemi ben evidenziati nell'articolo di Raffaele Gambigliani Zoccoli.

Tra i nuotatori in acque libere dovrebbe essere bandita e perseguita la cattiveria in mare.
Mi spiego: alla partenza e all'arrivo spesso avviene di scontrarsi, di darsi delle botte ai piedi, alle spalle, sulla schiena, in testa sugli occhi. Questo è verosimile, se si pensa sia alla carica agonistica e competitiva e sia lo spazio fisico limitato della partenza e dell'imbuto di arrivo.

Il fatto grave è che a questa realtà spesso e volentieri corrisponde una reazione cattiva: gomitate, scalciate, tirate per i piedi.... ecc. ecc. Ora considerando che questo avviene maggiormente dalla testa del gruppo di partenza, via via a sciamare, si dedurrebbe che i più forti sono anche i nuotatori più scorretti. Ovviamente e non si deve non si può generalizzare

Ma bisognerebbe discutere più sulla sensibilizzazione dei nuotatori su questi aspetti che tenere incollati per un'ora e mezza i nuotatori ad assistere ad una premiazione che è stata condotta in modo prolisso e logorroico tra Sponsor e politici che si sono impadroniti di fatto della manifestazione dimostrando scarsa capacità di sintesi ma soprattutto quella discrezione utile ad esprimere un reale interesse.

Un'ultima nota è quella sulla doppia Boa: rossa e arancione, all'arrivo prima dell'imbuto. Si era detto al briefing che la Boa arancione sarebbe stata spostata dall'arrivo in modo da risultare chiaramente l'ultima boa da passare a sinistra senza equivoci, invece è stata erroneamente lasciata li dove era traendo in inganno molti nuotatori, tra cui il sottoscritto, che sono stati costretti a tornare indietro per essere passati a sinistra dell'imbuto (fuori) e della boa rossa.

Risultato personale entusiasmante per la partecipazione, anche se dopo l'arrivo mi sono trovato nella croce rossa parcheggiata adiacente all'arrivo con tre ferite sanguinanti sul grande dorsale sinistro e un occhio completamente gonfio e irritato per una brutta gomitata alla partenza.

Un grazie sempre agli organizzatori, gentili e disponibili, con la visione critica necessaria per migliorarsi ogni anno.

Un saluto
Enrico Cerioni

 
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