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Giovanni Bozzolo
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Riccione 2014
di giovanni bozzolo
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A Riccione si è concluso il 30° Campionato Italiano Estivo Master, una manifestazione ricca quest’anno di spunti contrastanti.

Nulla da dire sull’impianto, che conosciamo bene dai Mondiali del 2012, e che ci ha fatto rivivere un po’ delle emozioni di quell’evento straordinario, anche se la disciplina draconiana degli orari di accesso alle vasche ha preso in contropiede lo spirito libero che ci accompagna sempre.

Le due vasche hanno accolto con grande margine i numeri contenuti del Campionato e hanno permesso anche, senza troppi stravolgimenti, l’accorpamento delle gare all’interno in un disastroso giorno di pioggia. Mentre gli orari ‘in notturna’ del venerdì erano ampiamente previsti, e noti, per via della programmazione che avrebbe dovuto contenere nel programma anche le gare in acque libere del sabato pomeriggio e della domenica mattina, che invece sono rimaste completamente libere.
Semmai, anche se noi non ci facciamo mancare niente, al limite, si sarebbe potuto rinunciare alla partita del calcio mondiale, di martedì, visto anche com’è poi andata, e stare a fare qualcosa di più in vasca, accorciando il programma di qualche altra giornata.

Rimpianto collettivo per questa cosa delle acque libere, che era piaciuta e sulla quale molti facevano conto. E della quale alla fine ci sono rimasti solo le complicazioni della programmazione concentrata delle altre giornate. E forse il relax della domenica libera.
Inutile tornare sulle ombre di questo fatto inverosimile. Come riflessione personale però, scontate tutte le considerazioni sulla rivoluzione della programmazione, personale e dei Campionati, scontato la delusione per il mancato accorpamento degli eventi, dico che dal punto di vista tecnico del nuoto di fondo non c’è davvero paragone tra l’arrancare nelle acque dell’Adriatico di Riccione e le acque davvero libere, e ben più decorose, di altre località. Sursum corda !

Ad ogni modo il vero punto focale dei Campionati è stata la rivoluzione dei regolamenti, che chiamo con questo nome perché ha completamente modificato la metodologia della generazione dei punteggi di società. Il ruolo del Campionato si è modificato, perdendo in taluni casi di motivazione individuale per convogliarsi in massima parte sulla ’ammucchiata’ di staffette. Che chiamo affettuosamente con questo nome perché l’assenza di un tetto ha prodotto la corsa al chi più ne ha più ne metta.

Quantità o qualità ? Il settore ha a lungo dibattuto questo tema, nei due quadrienni olimpici precedenti, tentando anche numerose sperimentazioni sul campo con classifiche di società anche fortemente innovative. Cito solo il più particolare, quello provato per qualche anno a Desenzano.
Il dibattito però è scemato negli ultimi due anni. Speriamo che Riccione lo riattivi, con i suoi aspetti limite, e che riprenda una certa sperimentazione, necessario contrappunto alla ‘immaginazione’.

Gli spunti sul ruolo delle staffette sono davvero tanti, ma quasi sempre restano nel pensiero e affiorano solo nelle espressioni corrucciate. Vediamo di raccoglierli. In un posto o nell’altro li useremo.

I contorni si sono evidenziati. Tramontata l’idea scellerata di dare alle staffette addirittura un bonus, oggi una staffetta vale, in classifica, un terzo di atleta all’incirca. Chi corre per il podio di società deve assolutamente completare con precisione la fascia. E poi andare al campionato con tutti gli atleti possibili.

Bisogna parlarne. E forse sistemare qualcosa ? Intanto pubblico le considerazioni delle società siciliane, che ho trovato inopportune quando espresse il giorno prima dei Campionati, ma che sono un punto di partenza oggi, il giorno dopo. Le imprecisioni che ci stanno saranno utile richiamo ad una lettura personale dei regolamenti.

Perché il vero elemento caratterizzante di Riccione 2014 è che tutti, indistintamente, sapevano che c’era in ballo qualche casino nelle regole. Tutti indistintamente avevano sentito qualcosa o letto qua e là aria più o meno fritta. Ma nessuno si era preso la briga di leggere i regolamenti, in rete da ottobre, e sicuramente non troppo faticosi, visto che le novità stavano nelle poche righe scritte. E in altre poche non scritte.

 
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