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Giovanni Bozzolo
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Il Globetrotter
di marco conti
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Globetrotter è colui che pensa di poter fare diverse gare in un week-end in più manifestazioni possibili. Poi da qui a farle, e a farle bene, ne corre…

Il globetrotter master compulsivo è una nuova figura che la psichiatria mondiale sta provando a studiare, a darne regole, ma allo stato attuale è una condizione senza speranza, disperata. Non esistono rimedi, antidoti, cure. Al momento è destinato a soccombere.

Le motivazioni da cui nasce questa figura sono tante, il più delle volte scuse ben impacchettate, ma dubitate, dubitate fortemente quando uno di essi ve le propina, in realtà lui, sotto sotto, ma molto sotto, ne gode, è contento, ci ricasca e lo rifà, diventando seriale, da cui appunto gli studi da parte di esperti.

Potrete sentirvi dire ” da me ci sono poche prove in vasca corta e in periodi in cui ho programmato un carico…”, “questo fine settimana mi annoiavo e ho pensato di farmi un viaggetto relax inserendoci 77 prove diverse in altrettante manifestazioni…”, “ volevo andare a trovare un amico e ho pensato di farmi dodici gare visto che mi trovavo vicino ad appena 200 km una dall’altra, poi sai c’era un’offerta imperdibile nei biglietti aerei e la macchina a noleggio era quasi regalata”....

Queste sono solo alcune delle scuse pietose che vi sentirete dire. Non cascateci, non provate ad emularli. Si cade in una sorta di ‘droga’ da cui non potrete più uscirne se non con pesanti dosi di insoddisfazione da tempo alto, dolori alle ossa e muscoli, insonnia, iperattività, indolenza, cambi di umore, sdoppiamento della personalità, asocialità, dissociazione, etc.

Gli studi continuano, speriamo un giorno di potervi dire che si è trovata una cura, ma dubitiamo, dubitiamo fortemente…

 
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